Fino a pochi anni fa, pensavo che il più grande mistero dopo Cheope e Machu Pitcchu fosse Monica Bellucci e il fatto che la facciano recitare.

Poi nell’ultimo periodo, in cui tutti i misteri sono diventati d’un tratto meno misteriosi, ho capito che ancora più insondabile e inconcepibile di Cheope è il fenomeno degli scientisti-banzai. Una folta schiera di gente, a cui puzza vivere, pronta a tumularsi in cantina e castrare per sempre la crescita dei loro figli (per un morbo talmente terribile che, anche nel funesto 2020, la popolazione mondiale è AUMENTATA) ma che, allo stesso tempo, pretende di iniettarsi subito e tutto (anche due o tre dosi insieme) il sacro intruglio sperimentale (di cui la limpida FDA fornirà tutti i dati definitivi nel vicinissimo 2076) perché lo chiedeva Silieri. Pardon la Scienzah!

Che non è mica come se te lo chiede tuo figlio, che gli cola il naso!

Lo chiede la scienza del capitale e che fai? Non obbedisci, troglodita leghista?!

Poi, che questi prodotti farmacologici funzionicchino o meno, non è colpa né della scienza, né delle multinazionali del farmaco, né dei promoter farmaceutici come bassetti o galli che, poveretti, fanno solo il loro onesto lavoro: quello di pubblicizzare farmaci senza che si capisca (ma si capisce benissimo) che pubblicizzano farmaci.

Il mondo del sottosopra sarebbe uno spasso, se non ci vivessimo dentro.

La colpa dell’incipiente reticenza civile e religiosa al sacro-gral sierologico, allora, non è del fatto che i contagi, come STRAPREVISTO da noialtri da oltre un anno stanno risalendo nonostante i sieri, ma è sicuramente di un qualche ‘effetto paradosso’ a caso, di quelli che vengono inventati di sana pianta dall’ologramma televisivo di un pregliasco sul 5 o sul 2 o su ovunque, spacciandoli per SCienza (con la S e anche la C maiuscole!), per giustificare il fatto che ogni cosa che affermano viene smentita dalla realtà più velocemente e spesso di quanto baleni un pensiero di senso compiuto nel cervello di Myrta Merlino. Di solito una volta a settimana.

Beh, dopo aver visto una così folta scena di scientisti banzai che a fronte di una sperimentazione che finisce nel 2023, ti dicono che NON è una sperimentazione, e che a fronte di nuove chiusure, ti dicono che il vaccino ci sta comunque salvando dalle chiusure... non pensavo di potermi ancora stupire.

E invece, dato che il pozzo del sonno della ragione è senza fondo, mi ritrovo a dover commentare un’altra intrepida (questa sì) figura che definirei “il giornalista-autobomba”.

I giornalisti autobomba sono PRESUNTI giornalisti talmente imbottiti di balle, attacchi violenti, insulti degradanti, e un tono di superiorità morale di cui si sentono investiti (non si sa da chi- ma la prossima volta che li investite fate anche retromarcia!), che non appena entrano in contatto con manifestanti nogringaz esplodono come una carica di C-4.

Cioè quando i saveriotommasi e le selvaggialucarelli vanno a un corteo No grin cazz (in cui va gente che da oltre un anno è trattata peggio della merda dai loro “editoriali”) è come se uno del Ku Klux Klan si buttasse tutto incappucciato e con una croce in fiamme in una manifestazione per i diritti civili degli afro-americani negli anni 70 e si stupisse di venire rincorso da una folla inferocita.

Questo tipo di “giornalismo”, naturalmente c’era già. Brumotti ne era un illustre pioniere, uno che rompe il cazzo agli spacciatori, ma non a chi consente apertamente lo spaccio.

Ilcerca rognismo da quinta paginache fanno i saverio tommasi e le selvaggia lucarelli ha il solo scopo di cercare visualizzazioni e scalpore (e questo è tipico del giornalismo) ma con azioni mirate atte a screditare agli occhi dell’opinione pubblica l’intero movimento addossandogli l’etichetta di fascista e violento, così che poi derelitti del pensiero come micheleserra, dal sarcofago di guano e vana-boria in cui risiedono, possano lanciare strazianti strali in favore degli eroi del giornalismo nostrano che “rischiano la pelle per fare i reporter su un fronte di guerra” (scritto davvero) per raccontare un gruppo di “violenti” che “avrebbero solo bisogno di un esercito di psichiatri”.

Cioè l’ha detto davvero nella sua ultima amaca! Per serra, la lucarelli alle manifestazioni No grin caz è come quando la Fallaci faceva la reporter in Vietnam! È come se l’ex isola dei famosi, selvaggia, fosse andata a Sarayevo durante i bombardamenti.

E poi dite che non bisogna preoccuparsi per le condizioni psico-clinico-sanitarie di micheleserra!

Io non ho nulla contro le perversioni, ma mi limito a segnalare che la tendenza al suicidio ultimamente è dilagante quanto quelle alle panzane. Non solo per tutti quelli che hanno deciso di provare la nuova eccezionale esperienza di fare da cavia non retribuita, ma anche per quei ‘professionisti dell’informazione’ (perdonaci Oriana) che pur di portare acqua al mulino della repressione e del giustificazionismo liberticida sono pronti a immolarsi anima e corpo sull’altare del sacro gral vaccinale.

Regaz, non tirate troppo la corda, perché l’anima ve la siete già venduta da un pezzo, e anche se anelate all’immortalità nel nome della difesa della gioiosa “nuova normalità” di cui siete alfieri indiscussi, il corpo è solo uno e , dopo le prime pagine, la prognosi sarà riservata.